Pubblicato nel numero di questo mese di Mayo Clinic Health Letter, l’articolo afferma che mentre molti integratori a base di erbe “possono essere sicuri e possibilmente benefici per la salute” se usati correttamente, i consumatori dovrebbero comunque essere consapevoli dei potenziali rischi, in particolare se
” Alcuni possono causare problemi potenzialmente letali come danni al fegato o ai reni, sanguinamento incontrollato o aritmie cardiache., Inoltre, è noto che alcune erbe comuni alterano seriamente l’effetto di altri farmaci che potresti assumere e possono anche influire sulla sicurezza di una procedura chirurgica”, afferma l’articolo.
I gruppi commerciali di erbe concordano sulla necessità di una comunicazione sui possibili rischi per la salute, ma hanno affermato che è importante che gli operatori sanitari “cerchino informazioni accurate e veritiere sulle erbe” prima di fare avvertimenti ampi.,
Supplemento-interazioni farmacologiche
Il documento identifica una serie di prodotti che hanno “interazioni note” con i farmaci, spesso con conseguente “gravi effetti collaterali” come sanguinamento o problemi al fegato.
Questi includono erba di San Giovanni, S-adenosilmetionina (SAM-e), aglio, ginseng, zenzero e partenio, Ginkgo e Kava.
Mayo consiglia ai consumatori che assumono particolari farmaci (anti-coagulazione del sangue, cuore, farmaci, farmaci per le convulsioni, farmaci per sopprimere il sistema immunitario) di consultare i propri medici prima di assumere integratori a base di erbe.,
Alla ricerca di informazioni accurate
Il gruppo commerciale American Herbal Products Association (AHPA) ha implementato una politica formale nel 2001, che raccomanda anche ai consumatori di informare i loro operatori sanitari del loro uso di integratori a base di erbe. Tuttavia, allo stesso tempo esorta gli operatori sanitari a garantire che basino le loro cautele su informazioni “accurate e veritiere”.