Insufficienza renale cronica, diagnosi e interventi infermieristici

L’insufficienza renale cronica (CRF) è una condizione clinica derivante da una moltitudine di processi patologici che portano a derangement e insufficienza delle funzioni escretorie e regolatorie renali (uremia). Normalmente ci sono due milioni di glomeruli in entrambi i reni di un adulto, che filtrano una quantità media di 120 ml di sangue al minuto. Questa filtrazione è chiamata velocità di filtrazione glomerulare (GFR)., Nel caso di tessuti parenchima danneggiati a causa di malattia renale, la velocità di filtrazione scende a 20-30 ml al minuto. Questo è quando i risultati e i sintomi di insufficienza renale si verificano. Nel caso di una velocità di filtrazione inferiore a 10 ml (GFR< 10 ml/min), si intende che un paziente abbia raggiunto lo stadio finale di insufficienza renale. In questa fase, l’equilibrio fluido ed elettrolitico è disturbato, l’azotemia aumenta e si verificano manifestazioni sistemiche (uremia) (1,2)., L’insufficienza renale è una condizione in cui i reni non possono svolgere la loro funzione di scarico delle scorie metaboliche e di mantenimento dell’equilibrio idrico ed elettrolitico. Può essere diviso in due gruppi: acuto e cronico. Questo articolo discute l’eziologia, fisiopatologia e segni e sintomi f CRF, nonché la diagnosi e gli interventi richiesti dagli infermieri. Deficit, priorità infermieristica e intervento sono discussi in relazione ai problemi del paziente.

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